giovedì 24 novembre 2016

BISOGNA SCEGLIERE GLI ALIMENTI SENZA ADDITTIVI?

BISOGNA SCEGLIERE ALIMENTI SENZA ADDITTIVI?
Ci sono organismi istituzionali governativi che valutano il rischio di tutte le sostanze chimiche proposte. Un esempio è dato dall'attività dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Nei paesi UE tutti gli addittivi alimentari sono  identificati da un numero preceduto dalla lettera E e sono indicati nell'elenco degli ingredienti sulle etichette. Grazie alle normative, ai controlli e alle analisi i consumatori sono tutelati da possibili rischi connessi alle sostanze chimiche aggiunte negli alimenti. L'acido citrico (E330),regolatore di acidità, è la molecola naturale del limone così come l'acido ascorbico (E500) è la vitamina C utile per evitare processi di ossidazione. Tra i coloranti compaiono molecole naturali come il licopene dei pomodori, le antocianine dei mirtilli o la curcumina della curcuma. Tutti questi sono innocui. Bisogna stare attenti invece ai nitriti e ai nitrati, usati nei salumi, negli affettati e nelle carni conservate per evitare la proliferazione di agenti patogeni. Il nostro metabolismo può convertirli in nitrosammine che accrescono, con l'uso abituale,  il rischio di tumori. Anche i solfiti , indicati nelle etichette con sigle che vanno da E220 a E228, efficaci nell'inibire la proliferazione di batteri e muffe, usati nel vino, nella frutta disidratata, nei frutti di mare, nella verdura conservata o nel baccalà, diventano tossici e nocivi se si supera la dose giornaliera mentre a concentrazioni minime non danno problemi. In particolare bisogna far caso ad aromi ed addittivi che possono mascherare il gusto di preparati industriali con materie prime di scarsa qualità per rendere più appetibile ad esempio uno snack o una merendina ricche di sale, di grassi e di zuccheri, ed è soprattutto per questo che fanno male.
 Leggiamo sempre le etichette per vedere tutti i componenti  con le relative quantità contenuti nell'alimento che vogliamo acquistare.

giovedì 17 novembre 2016

RIMEDI ANTIFREDDO E SALVALINEA

RIMEDI ANTIFREDDO E SALVALINEA
I migliori sono zuppe, minestre e minestroni, passati e creme di verdure. Oltre ad essere rimedi antifreddo e ad avere azione preventiva contro le malattie invernali fanno bene alla salute in ogni periodo dell'anno aiutando a raggiungere e mantenere la giusta linea. Sono numerose e varie le ricette di delicate creme di ortaggi per signore dai gusti raffinati; minestroni multivitaminici per bambini e ragazzi che devono crescere; cereali e legumi per i salutisti; passati privi di grassi e ricchi di brodo o zuppe come antipasto per chi è sempre a  dieta. Sono equilibrati dal punto di vista nutrizionale: apportano nelle giuste misure proteine, grassi e carboidrati. Se preparati con cereali integrali e legumi diventano una ulteriore, preziosa fonte di fibre vegetali, che favoriscono il lavoro intestinale, riducono l'assorbimento di zuccheri e grassi, permettono l'eliminazione di scorie tossiche e tengono lontani i fastidiosi gonfiori addominali. L'aggiunta di spezie o erbe aromatiche,oltre a renderli più gustosi, favorisce la produzione di enzimi digestivi. Consumati abitualmente, almeno 2 o 3 volte la settimana, tengono a freno colesterolo e trigliceridi mettendo a riparo dai rischi dell'ipertensione arteriosa e garantendo una protezione nei confronti del colon  irritabile. Questi piatti hanno  un notevole potere saziante e un basso valore calorico quindi nutrono senza pesare sulla linea. Iniziare il pasto con un primo piatto in brodo serve a rallentare i tempi di svuotamento dello stomaco e quindi sazia di più e dopo si mangia di meno. Il vantaggio dietetico della zuppa è diminuire automaticamente le calorie assunte durante il pasto.

mercoledì 16 novembre 2016

CONTA E..... VEDI SE NE VALE LA PENA

CONTA E...... VEDI SE NE VALE LA PENA

Una pizza per cena?

Ricorda che anche quella Margherita, una delle più semplici, fornisce ben 600 calorie come un etto e mezzo di salame e ben due chili di fragole


pizza margherita = 600 calorie
150 g di salame = 600 calorie
2 kg di fragole = 600 calorie

domenica 13 novembre 2016

CONSAPEVOLEZZA ALIMENTARE: I GENITORI EDUCANO I FIGLI PER RAGGIUNGERLA


CONSAPEVOLEZZA ALIMENTARE
I genitori educano i figli per raggiungerla


Il cibo occupa un posto importante nella vita di tutti noi che dedichiamo del tempo per comprarlo, cucinarlo, servirlo, mangiarlo, curiamo l'ambiente fisico e sociale in cui mangiamo, ci occupiamo della pulizia e riordino dopo il pasto. Ciascuna di queste attività,se ci pensiamo, offre occasione per sviluppare consapevolezza. Facciamo inoltre attenzione a quanto mangiamo, quanto spesso, quando e come ci sentiamo dopo aver mangiato. Informiamoci riguardo alla qualità del cibo, a come è stato coltivato o prodotto, da dove viene, che cosa contiene. Utile è riflettere soprattutto su come ci sentiamo dopo aver mangiato ad esempio cibi artificiali, industriali oppure quale differente sensazione c'è tra mangiare in fretta o lentamente. Soffermiamoci a guardare ciò che c'è nel piatto, osservandone la consistenza, il colore, la forma, l'odore, notiamo quale cibi ci piacciono di più e che gusto hanno. Invitiamo anche i bambini a fare tutto questo insieme a noi. Imparare a mangiare i cibi giusti e salutari fa parte dell'educazione e della cultura. Facciamo la spesa insieme, compriamo alcuni alimenti e poi assaggiamoli insieme. Chiediamo al bambino il suo parere sull'aspetto e sapore: se è troppo o poco dolce, se è salato, se è unto, amaro, o acido. Valutiamo la consistenza: duro, morbido, secco, friabile, croccante e così via. Se c'è un'etichetta leggiamo insieme gli ingredienti avremo così l'occasione di spiegare che lo zucchero, soprattutto se è troppo, fa male, che l'olio d'oliva è preferibile a burro e margarina, se c'è una serie di E vuol dire che il prodotto è arricchito di sostanze spesso artificiali. Facciamo notare quanto sono belli i colori del banco del fruttivendolo dove sono esposte frutta e verdure fresche di stagione, rimarcando l'importanza per la salute di usare alimenti naturali invece che artificiali. Invitiamo il bambino ad assaggiare sempre qualcosa di nuovo lasciandolo libero di non mangiare se non lo gradisce, chiedendo di motivare il rifiuto insegnando le parole necessarie: salato, insipido, amaro, ecc.. Assolutamente deleterio è mangiare distrattamente ad esempio guardando la televisione che non dovrebbe stare in cucina: il pranzo è un momento in cui la famiglia si ritrova e parla quindi diventa un'occasione per rinsaldare la sua unità e caricare di salutari valori il momento del pasto.