CONSAPEVOLEZZA
ALIMENTARE
I genitori
educano i figli per raggiungerla
Il cibo occupa
un posto importante nella vita di tutti noi che dedichiamo del tempo
per comprarlo, cucinarlo, servirlo, mangiarlo, curiamo l'ambiente
fisico e sociale in cui mangiamo, ci occupiamo della pulizia e
riordino dopo il pasto. Ciascuna di queste attività,se ci pensiamo,
offre occasione per sviluppare consapevolezza. Facciamo inoltre
attenzione a quanto mangiamo, quanto spesso, quando e come ci
sentiamo dopo aver mangiato. Informiamoci riguardo alla qualità del
cibo, a come è stato coltivato o prodotto, da dove viene, che cosa
contiene. Utile è riflettere soprattutto su come ci sentiamo dopo
aver mangiato ad esempio cibi artificiali, industriali oppure quale
differente sensazione c'è tra mangiare in fretta o lentamente.
Soffermiamoci a guardare ciò che c'è nel piatto, osservandone la
consistenza, il colore, la forma, l'odore, notiamo quale cibi ci
piacciono di più e che gusto hanno. Invitiamo anche i bambini a fare
tutto questo insieme a noi. Imparare a mangiare i cibi giusti e
salutari fa parte dell'educazione e della cultura. Facciamo la spesa
insieme, compriamo alcuni alimenti e poi assaggiamoli insieme.
Chiediamo al bambino il suo parere sull'aspetto e sapore: se è
troppo o poco dolce, se è salato, se è unto, amaro, o acido.
Valutiamo la consistenza: duro, morbido, secco, friabile, croccante e
così via. Se c'è un'etichetta leggiamo insieme gli ingredienti
avremo così l'occasione di spiegare che lo zucchero, soprattutto se
è troppo, fa male, che l'olio d'oliva è preferibile a burro e
margarina, se c'è una serie di E vuol dire che il prodotto è
arricchito di sostanze spesso artificiali. Facciamo notare quanto
sono belli i colori del banco del fruttivendolo dove sono esposte
frutta e verdure fresche di stagione, rimarcando l'importanza per la
salute di usare alimenti naturali invece che artificiali. Invitiamo
il bambino ad assaggiare sempre qualcosa di nuovo lasciandolo libero
di non mangiare se non lo gradisce, chiedendo di motivare il rifiuto
insegnando le parole necessarie: salato,
insipido, amaro, ecc.. Assolutamente deleterio è mangiare
distrattamente ad esempio guardando la televisione che non dovrebbe
stare in cucina: il pranzo è un momento in cui la famiglia si
ritrova e parla quindi diventa un'occasione per rinsaldare la sua
unità e caricare di salutari valori il momento del pasto.
Nessun commento:
Posta un commento