giovedì 28 agosto 2014

CIBO BUONO ANCHE PER L'AMBIENTE

CIBO BUONO ANCHE PER L'AMBIENTE


Il cibo buono anche per l'ambiente è quello dell'essere umano in grado di vivere in armonia con la natura. E' un cibo semplice che fa anche risparmiare economicamente, è saziante, autoregola la sensazione di fame, permette alla fantasia di sbizzarrirsi con ricette innumerevoli, dona un senso di calma che migliora le relazioni umane. Si mangia di tutto anche la carne, per chi non può farne a meno, ma senza esagerare. Diminuire il consumo di proteine animali si può in favore dei legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie) che insieme ai cereali (farro, riso, orzo, mais) e i loro derivati tipo la pasta costituiscono ottimi piatti unici completi. Ridurre le quote di carni rosse necessita non solo per la salute del corpo, ma anche dell'ambiente soprattutto per il risparmio dell'acqua.



 La lotta per l'approvvigionamento alle fonti di acqua pulita è una delle maggiori cause di conflitti armati. Devono essere sempre presenti verdure abbondanti cotte o crude ad ogni pranzo e cena e frutta per gli spuntini e colazione. Tutti prodotti a km. 0 e non da colture intensive dove si fa un eccessivo uso di concimi chimici, anticrittogamici e diserbanti. Le carni possono essere sostituite con i  pesci di piccola taglia, i più economici, sicuramente più freschi e meno inquinati rispetto a quelli di grossa taglia. Le quantità di cibo nel piatto in generale devono essere contenute, soprattutto per gli anziani. Bisogna imparare a mangiare la quantità e la qualità giusta di cibo necessaria per arrivare a l'ora che si vuol mangiare con la giusta sensazione di fame. Bisogna non fare troppe scorte con la spesa in modo da avere sempre cibo fresco e non scaduto da gettare via. Ci sono tanti obesi che purtroppo nonostante la crisi tendono ad aumentare soprattutto tra i bambini con gravi conseguenze per la salute mentre la denutrizione è tanta nel terzo mondo dove la scarsità di cibo è la causa della maggior parte delle morti al mondo per malattia. 
Su questi temi dal 18  al 20 settembre 2014, sull'isola di S. Giorgio a Venezia, si terrà la decima edizione della conferenza “The future of the science” dedicata alla redistribuzione delle risorse idriche ed alimentari. La risoluzione di questi problemi è importante per contribuire alla salute del pianeta e …....alla pace nel mondo.



Scrivimi: dr.ssa Cristina Pisani












    

    

lunedì 25 agosto 2014

ESTATE: I "JOLLY" DELLA TAVOLA PER GUADAGNARE IN SALUTE



ESTATE: I “JOLLY” DELLA TAVOLA PER GUADAGNARE IN SALUTE


Cominciamo subito ad imparare come tenere sotto controllo la fame attraverso gli spuntini. La frutta è la miglior alleata nei momenti di appetito fuori pasto soprattutto per i bambini, gli anziani, chi vuole dimagrire o rimanere in buona forma. Appaga la voglia di dolce e salva dai cali glicemici, aiuta inoltre a ridurre la quantità di grassi e zuccheri assorbiti, ricca di fibre, minerali, vitamine e acqua necessaria per difendersi dalla calura estiva. L'estate è ricca di frutta saporosa e con poche calorie. Ad agosto cominciano ad apparire le mele nuove che insieme alle pere se mangiate con la buccia anche cotte o frullate insieme a dello yogurt magro naturale sono appaganti e danno un buon senso di sazietà.  La frutta è ottima anche per la colazione insieme a yogurt o latte fresco parzialmente scremato e fiocchi di cereali.
Per organizzare il pranzo si può ricorrere ad orzo perlato e riso semintegrale o basmati. Il loro basso indice glicemico evita l'iperglicemia post-prandiale con conseguente rallentamento del metabolismo. Aiutano inoltre a drenare i liquidi combattendo la ritenzione idrica e quindi la cellulite nelle donne. Anche cous-cous e bulgur sono efficaci per creare fantasiosi e digeribili piatti unici con legumi tipo ceci e verdure estive da consumare sia caldi e freddi anche per un pic- nic all'aperto su di un prato o sulla spiaggia. I legumi combinati con i cereali sono un pasto completo che apporta proteine in grado di saziare, contrastare l'iperglicemia e ridurre il peso corporeo tonificando i muscoli nei sovrappeso ed obesi. Consumiamo con regolarità ceci o piselli lessati e poi passati in padella , in zuppe, in umido o in minestre. A fine estate compaiono i fagioli freschi da “sgranare”, sazianti oltre che buoni e poco calorici rispetto ai fagioli secchi perchè a parità di peso più ricchi d'acqua. Non dimentichiamo poi la pasta meglio integrale, ma anche bianca purchè cotta al dente.
Per la sera si può preparare una cena leggera con carne bianca o pesce preferibilmente azzurro e di taglia piccola il meno costoso, il più fresco e meno inquinato rispetto al pesce di taglia  grossa come tonno o pesce spada, oppure derivati della soia come tofu  o bistecche di soia da accompaganare a tante verdure cotte o crude condite con poco olio. Non dimentichiamo le erbe aromatiche: origano, salvia, rosmarino, alloro, timo, erba cipollina e prezzemolo. Si possono abbinare a carni bianche, legumi, pesce, cereali e a tutte le verdure sia cotte che crude che sempre debbono abbondare sia a pranzo che cena.  

     
campo d'orzo
Se vuoi scrivermi: dr.ssa Cristina Pisani

martedì 12 agosto 2014

CALORIE: CHE COSA SONO?


 CHE COSA SONO?

Per moltissimi di noi la parola “caloria” è ormai entrata nel gergo quotidiano. Al bar, al ristorante, al supermercato, oppure davanti al frigorifero aperto, prima di mangiare o bere qualcosa ci sorprendiamo a pensare non al gusto, al profumo, al piacere che ricaveremo, ma a quante calorie stiamo per metterci in bocca.
Le calorie sono l'unità di misura dell'energia che, attraverso il cibo, forniamo all'organismo e che consumiamo per vivere e fare attività fisica.
Una chilocaloria (kcal, ma il prefisso chilo in genere si elimina) rappresenta la quantità di calore che serve a far innalzare la temperatura di un chilo d'acqua da 14,5 a 15,5gradi.
Nelle tabelle nutrizionali troviamo indicati anche i chilojoule (kj). Si tratta di una unità di misura imposta da una direttiva comunitaria.
I grassi (olio, burro, strutto, lardo) forniscono 9 calorie per grammo.
I carboidrati (che sono contenuti soprattutto nel pane, nella pasta, nelle patate, nel riso) danno circa 4 calorie per grammo.
Anche le proteine (carne, pesce, uova, formaggi) danno 4 calorie per grammo.
L'acqua, le vitamine, i minerali e le fibre non danno nessuna caloria. Gli alimenti che contengono molte fibre e acqua come le verdure sono i meno energetici.
Sarebbe tempo di smettere di considerare i cibi buoni o cattivi solo in base al loro contenuto calorico. Non esiste il buono o il cattivo, ma solo il sensato.
Ogni giorno dobbiamo introdurre nel nostro corpo l'energia che ci serve, in base alle esigenze del nostro metabolismo basale (ossia di quanto consumiamo per compiere le funzioni essenziali alla sopravvivenza: circolazione, respirazione, digestione, funzionamento del sistema endocrino e nervoso), e dell'attività che svolgiamo, e dovremmo cercare di farlo nel modo migliore. Detto questo, il fatto che siano quasi sempre i cibi più gustosi ad essere anche più calorici, è una realtà di cui bisogna prendere atto. Il buon sapore viene spesso dalla ricchezza di grassi, ossia i nutrienti che sviluppano più calorie per grammo di peso.  



domenica 10 agosto 2014

CHE COS'E' IL METABOLISMO

CHE COS'E' IL METABOLISMO



Il metabolismo può essere definito come un insieme di complesse reazioni chimiche e interazioni tra varie molecole che avvengono nel corpo e che interessano tutto l'organismo dalle singole cellule ai diversi organi (fegato, reni, tiroide, ecc.)che sono coinvolti nel mantenimento della stabilità delle condizioni ideali di vita. Queste diverse reazioni hanno la funzione di trasformare gli alimenti che si ingeriscono nell'energia necessaria a mantenere costante la temperatura del corpo e a svolgere le normali attività quotidiane, come lavorare, studiare, camminare, praticare attività sportive. In poche parole il cibo viene” bruciato” e trasformato in energia necessaria alla vita.


IL METABOLISMO BASALE

Per far fronte ai processi vitali, come respirare, far battere il cuore e  far lavorare i reni, ogni persona ha bisogno di una diversa quantità di energia: è questo il metabolismo basale o “di base”, necessario in pratica per vivere. Calcolato in calorie, questo indica l'energia minima richiesta dall'organismo per garantire in stato di riposo fisico e psichico, le funzioni fondamentali. Il metabolismo basale è influenzato da numerosi fattori: il peso, la superficie corporea, l'età, il sesso (negli uomini è più veloce), il clima (il freddo lo fa accelerare), il modo consueto di alimentarsi, lo stato di salute, l'equilibrio ormonale (aumenta nell'ipertiroidismo, diminuisce nell'ipotiroidismo), particolari momenti della vita come gravidanza allattamento, stress e infine la predisposizione individuale.
Perchè sia davvero attendibile, il calcolo del proprio metabolismo basale va effettuato da uno specialista in condizioni di riposo, svegli, a digiuno da 12 ore, a una temperatura esterna di 16 gradi.

Per essere in perfetta salute, si deve assumere la giusta quantità di cibo, senza eccedere o limitarsi eccessivamente e, soprattutto, è necessario assumere i cibi  giusti. Il bisogno di energia dell'organismo non è sempre uguale: c'è chi consuma di più e chi di meno. Il fabbisogno energetico, questo è il termine che indica la quantità di energia di cui si ha bisogno, varia infatti a seconda dell'età, del sesso, del peso corporeo, della statura e dell'attività fisica. Se il cibo introdotto è superiore al necessario, solamente una parte verrà trasformato in energia, mentre la porzione rimanente verrà depositata nel corpo sotto forma di grasso. Se invece il cibo ingerito è inferiore al fabbisogno, l'organismo dovrà utilizzare, per poter funzionare correttamente, una parte del grasso corporeo, con una conseguente perdita di peso.

Le azioni che possono essere compiute per regolare il metabolismo riguardano: l'alimentazione e l'attività fisica.
Sono invece inutili, se non dannosi,tutti gli interventi che comportano l'utilizzo di farmaci sia per ottenere il “peso forma” sia per restare in salute.
Non ci si faccia illudere da pillole dimagranti e da cure esagerate e “fai da te” di vitamine o minerali, sicuramente utili, ma soltanto in caso di carenza.



giovedì 7 agosto 2014

FAI IL PIENO DI ENERGIA PULITA

FAI IL PIENO DI ENERGIA PULITA


L'estate è sinonimo di vita all'aria aperta, di desiderio di muoversi, di voglia di partire. E per godere ancora meglio dei piaceri delle vacanze è importante scegliere con cura quello che si mette in tavola. Per affrontare il grande caldo ci vuole energia che non arrivi dai cibi elaborati e grassi, ma da alimenti naturali, stuzzicanti, semplici e leggeri. Il miglior esempio  è la pasta integrale. Fredda o calda con tante verdure, accompagnata a legumi e erbe aromatiche, diventa protagonista di primi piatti gustosi e in linea. Sta nel condimento il segreto di un piatto di pasta perfettamente light. Il sugo se ricco di grassi finisce per appesantire e non di poco. Per di più, la pasta integrale non va per niente d'accordo con troppi condimenti; anzi per gustarla è indispensabile accompagnarla con qualcosa  che si combini bene con il suo sapore rustico. L'ideale sono dai pomodori crudi alle melanzane grigliate, dalle zucchine ai peperoni; e, nelle altre stagioni dell'anno i piselli, la zucca gialla, i carciofi, gli asparagi. Crude o appena scottate, le verdure aggiungono una nota diversa di sapore. E' meglio condire sempre con olio crudo extravergine d'oliva perchè il sapore integrale non si combina altrettanto bene con i sughi a base di panna e latte. Ottima poi la pasta integrale con i legumi: minestre con i fagioli, ceci, lenticchie che in estate si gustano tiepide. Per un primo dal sapore di mare delicato, perfetto il matrimonio con seppioline e vongole. Invece per i sapori decisi, è ottimo il pesce azzurro tipo acciughe o sardine, erbe aromatiche, spezie, olive e capperi, che insaporiscono con poche calorie. Un etto di pasta integrale ha 320 calorie mentre un etto di pasta bianca ha 362 calorie con un indice glicemico più alto. La dose quotidiana consigliata è 60 grammi da consumare preferibilmente a pranzo invece che cena.
  

lunedì 4 agosto 2014

VERDURE E SENSAZIONE DI FAME

VERDURE E SENSAZIONE DI FAME


Mangiare verdure a pranzo e cena è un grande aiuto in particolare quando vengono offerte prima di tutto. Ci aiutano a capire meglio la nostra vera sensazione di fame. 
Se nel sangue circola ancora del nutrimento di sicuro di fronte ad un piatto di verdure “storceremo il naso” e se cominciamo a mangiarle sentiamo che vanno giù con difficoltà, abbiamo la sensazione di riempire un sacco già pieno e ci danno senso di gonfiore.  E' questo un messaggio del corpo che dice: “alt, aspetta!”.  Ascoltiamolo  perchè di sicuro è più necessario alzarsi da tavola e fare ad es. una passeggiata. Se invece cominciamo il pasto con un piatto di pastasciutta o “spilucchiamo” del pane, come può succedere al ristorante quando portano in tavola il cestino con fette di pane o grissini, mentre attendiamo  la pietanza ordinata, di sicuro li mangeremo anche senza fame e invece di sentire difficoltà addirittura lo stomaco si aprirà alla voglia di mangiare. Questo effetto è dovuto all'insulina prodotta dal pancreas. Le verdure per il loro controllo sulla sensazione di fame sono importanti nell'alimentazione del bambino e dell'anziano in quanto ci aiutano a dar loro il cibo nella quantità e qualità  di cui effettivamente hanno bisogno. I bambini imparano a mangiarle se in famiglia tutti le mangiano. Nei primi 4 anni di vita sono capaci di autoregolarsi e sono imitativi, cioè fanno volentieri ciò che fanno i genitori. Vanno bene cotte e crude, come ognuno preferisce, condite con poco olio d'oliva.