domenica 28 giugno 2015
I CARBOIDRATI GIUSTI PER MOVIMENTO E LINEA
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lunedì 22 giugno 2015
IN FORMA PER L'ESTATE
IN FORMA PER L'ESTATE
domenica 14 giugno 2015
MEGLIO ATTIVITA' FISICA AEROBICA O ANAEROBICA?
MEGLIO ATTIVITA' FISICA AEROBICA O ANAEROBICA?
L'ideale è alternare il tipo di esercizio per allenare e rafforzare cuore e muscoli
La parola “aerobico” indica presenza di ossigeno quindi l'attività fisica è aerobica fin quando è sufficiente l'ossigeno fornito ai muscoli attraverso l'apparato cardiovascolare.L'ideale è alternare il tipo di esercizio per allenare e rafforzare cuore e muscoli
“Anaerobico” vuol dire senza ossigeno quindi l'attività fisica è anaerobica quando il sistema cardiovascolare non è in grado di fornire abbastanza ossigeno.
Negli esercizi aerobici c'è aumento del battito cardiaco e della respirazione per ossigenare i tessuti, c'è un maggior consumo di energia e miglioramento delle funzioni cardiovascolari. Attività aerobiche sono tutte quelle a sforzo prolungato come il ciclismo, podismo, nuoto, danza, sci di fondo. Un esercizio comincia ad essere aerobico quando lo sforzo va oltre 3-4 minuti. Un esercizio totalmente aerobico è uno sforzo prolungato per più di venti minuti. Più si è allenati aerobicamente, maggiori sono le capacità di trasportare ossigeno e la fatica si fa sentire meno.
esercizio aerobico anche per mamme in attesa |
Negli esercizi anaerobici l'organismo necessita di molta energia in un tempo brevissimo e la ottiene senza usare ossigeno con la combustione di substrati energetici. Gli esercizi anaerobici sono ad alto carico di sforzo e ad alta intensità e consumano più ossigeno di quanto ne sollecitino l'assunzione. La durata non può essere molto prolungata ed è di pochi minuti. Si fanno sforzi brevi e molto intensi come scatti veloci, salti, piegamenti o sollevamento pesi e si sviluppano così resistenza e rafforzamento della muscolatura.
esercizio anaerobico |
sabato 6 giugno 2015
OLI O GRASSI VEGETALI
OLI O GRASSI VEGETALI
Quando sulle etichette leggiamo “oli o grassi vegetali” si tratta di oli o grassi di palma o di cocco che hanno un costo inferiore rispetto agli altri. Il più diffuso è l'olio di palma molto usato nell'industria alimentare ed anche in alcuni ristoranti.E' un grasso stabile, non irrancidisce, ha un buon sapore, dà una buona friabilità ai prodotti da forno, dà cremosità ai gelati e creme pasticcere, permette fritti asciutti e croccanti, costa poco. E' composto da acido palmitico dannoso per l'organismo:facilita l'innalzamento del colesterolo con conseguenti problemi a cuore ed arterie. Le molecole che compongono il grasso di palma sono lunghe, complesse ed impegnative per il fegato. Si trova nei biscotti, fette biscottate, gelati, salse, piatti pronti e anche nei prodotti biologici e latte in polvere per i neonati. L'olio di palma ha un aspetto negativo anche per l'ambiente. E'responsabile della deforestazione nel Borneo e Amazzonia. Le foreste distrutte vengono sostituite da una monocoltura di palme che dopo 5 anni lascerà spazio ad un terreno arido e desertico. Oltre a questo la deforestazione porta ad estinzione delle specie animali, i campi dei contadini vengono spazzati via distruggendo anche i villaggi di queste popolazioni.
Leggiamo attentamente le etichette alimentari, limitiamo il più possibile i prodotti industriali, preferiamo prodotti semplici e con pochi ingredienti.
venerdì 5 giugno 2015
ATTENZIONE AI GRASSI IDROGENATI
ATTENZIONE AI GRASSI IDROGENATI
Allo scopo di rendere gli oli più solidi o più facili da lavorare, l'industria alimentare li sottopone molto spesso al processo di idrogenazione per mezzo di elevata temperatura e pressione. La molecola lipidica viene totalmente alterata da questo procedimento, acquisisce degli atomi di idrogeno in più, si satura perdendo i suoi maggiori pregi nutrizionali. Assume infatti una struttura chiamata “trans” non 'riconoscibile' dal nostro organismo, difficilmente attaccabile dagli enzimi digestivi e generalmente ritenuta dannosa per la nostra salute. I grassi idrogenati si trovano nella quasi totalità delle margarine, in gran parte dei prodotti da forno, nelle creme, gelati, torte, cibi confezionati, fritti o precotti e salse varie. E' consigliabile leggere sempre le etichette degli alimenti per conoscerne la composizione.
lunedì 1 giugno 2015
IL GIUSTO PESO
IL GIUSTO PESO
Il miglior indicatore del giusto peso risulta essere il rapporto altezza e girovita che non dovrebbe superare lo 0,5. Come si calcola? Basta munirsi di un nastro o di una corda lunghi quanto la propria statura e passarlo intorno alla vita. Per stare tranquilli la misura ottenuta deve essere pari o inferiore alla metà della lunghezza totale del nastro. Recenti ricerche hanno infatti dimostrato che accumulare peso all'altezza della vita è più rischioso che ingrassare su cosce e fianchi perchè aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.
Se vuoi scrivermi: dr.ssa Cristina Pisani
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